I razzisti e i fascisti che non si vergognano di esprimere la loro opinione sui fatti di Firenze (e la loro convinzione di esprimere idee popolari e condivise) mi fanno più paura delle nostre città che bruciano.

Ne scrivono con passione, non solo sui forum come Stormfront e sui gruppi di Facebook dove sanno di poter parlare protetti, tra persone che la pensano come loro, ma lanciano tweet al mondo sicuri di avere un seguito di follower pronti a sostenere le loro tesi. Almeno questa è l’impressione che mi fanno le loro parole. Sento prudere in me il bisogno di rispondere a tutti, di smontare pezzo per pezzo le loro convinzioni machiste, fasciste e etnocentriche – sottile e meno conosciuta versione del razzismo che aiuta a sembrare più nobili nelle proprie azioni contro lo straniero, e fornisce una base di argomentazioni più facile da divulgare che quella dove si nomina la parola “razza”, per fortuna ancora tabù nel discorso politico pubblico.

Questi sono alcuni dei tweet che ho trovato cercando come parola chiave “Firenze” su Twitter stamattina. (più neutra di #Firenzeburning che invece è stata lanciata a seguito di #Torinoburning, quasi per dare un ‘allarme’ sociale sulla situazione  in atto nelle nostre città).

Ho scritto questo post solo perchè 140 caratteri non contenevano la mia indignazione per la trasformazione di questa Italia in un luogo dove davanti a un omicidio di due persone innocenti qualcuno si permette di aggiungere “sì, ma…”

Articoli con analisi e commenti più articolati ve li riporto sotto la gallery dei tweet:

Ecco alcuni articoli e commenti dal web e dai giornali italiani:

Forum razzisti sul web: “Casseri è un nostro eroe”

“Non è il gesto di un folle, è razzismo”

Si chiamavano Samb Modou e Diop Mor

E’ importante dire i nomi

La malattia